Di Ilaria Paoletti – Napoli, 24 ott – Le proteste di questa notte a Napoli contro il lockdown hanno portato caos e violenza nella città partenopea. Antonello De Pierro, giornalista presidente del movimento politico Italia dei diritti, molto democraticamente invoca le pistole sui manifestanti.
De Pierro: “A Napoli è terrorismo, bisogna sparare”
“A Napoli si sta attentando a sicurezza di cittadini. Manifestazione mi pare sia abusiva e violenta” scrive De Pierro “è terrorismo. Sono democratico, ma per prima volta in mia vita, da amministratore pubblico con 3 cariche elettive, se fosse di mia competenza, darei ordine di sparare”. De Pierro, che su Twitter si definisce giornalista vittima del clan Spada, non si fa insomma alcun problema a scomodare le pratiche di Bava Beccaris per chi è sceso in piazza a Napoli contro un nuovo lockdown.
“Un tweet innocente”
E non pago di ciò, di fronte alla masnada di critiche che gli è piovuta addosso, De Pierro non indietreggia, anzi: “Qui si continua a insultarmi e ad attaccarmi per il mio tweet innocente sulle proteste di Napoli. Se manifesti pacificamente, anche se da incosciente e illegalmente, tollero. Se usi violenza contro Polizia e Carabinieri non lo permetto e reagisco. Chiaro il concetto?”. Niente da fare, insomma. Per lui un’uscita pubblica in cui chiama ai proiettili per una manifestazione di piazza è un “tweet innocente”. Immaginate solo se invece che dall’account di un giornalista bravo, bello, buono e democratico queste considerazioni fossero state pubblicate sul Twitter di un pericoloso sovranista. Adesso Berizzi e company starebbero invocando, come minimo, la forca.
Ilaria Paoletti
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