giovedì 27 agosto 2020
Follia a Voghera: marocchino litiga con autista, si cosparge di benzina e minaccia di incendiare il bus affollato
Di Cristina Gauri – Voghera, 26 ago – Una tragedia sfiorata, originata da una banale discussione avvenuta il giorno prima: il mancato pagamento di un biglietto d’autobus, sfociato prima in un litigio con il conducente e poi nella reazione tardiva del passeggero, che il giorno dopo ha fatto passare momenti di puro terrore ai presenti. Un piano premeditato con lucida follia he ha trasformato un tranquillo pomeriggio della provincia pavese in un incubo.
I fatti, riportati da MilanoToday, hanno avuto luogo su di un autobus di linea in servizio tra Stradella e Voghera, in provincia di Pavia, dove un 30enne magrebino si è cosparso di benzina e ha minacciato di darsi fuoco sul bus e appiccare un rogo a bordo del mezzo. A dare l’allarme verso le 16:40 è stato il conducente, che ha chiamato il 112 spiegando che uno straniero era salito sul bus – alla fermata di Casteggio, in viale Giulietti – brandendo una tanica piena di benzina e cospargendosi di liquido infiammabile, per poi minacciare di darsi fuoco con l’accendino che teneva in mano.
Encomiabile la presenza di spirito dell’autista che, riuscito a fermare il mezzo, faceva scendere tempestivamente tutti i passeggeri prima che potesse consumarsi una tragedia. La benzina che il magrebino si era versato addosso, infatti, si era allargata in una pozzanghera anche sul pavimento del bus. Dopo una breve colluttazione col folle, il conducente è riuscito a scendere, mettendolo in fuga.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Voghera e Casteggio, che hanno ricostruito la dinamica della vicenda e le motivazioni alla base del folle gesto. Il giorno precedente l’uomo e l’autista avevano discusso per un biglietto che lo straniero si era rifiutato di pagare. Il giorno dopo, alimentato da un malsano e folle desiderio di vendetta, il 30enne si era presentato sul mezzo con la tanica di benzina.
Per un biglietto non pagato, l’immigrato era disposto a darsi fuoco. L’uomo è stato rintracciato dai militari nei pressi della stazione e ed è stato denunciato per minaccia aggravata, interruzione di pubblico servizio e tentate lesioni personali aggravate. Il conducente e due passeggeri sono invece stati trasportati, in stato di shock, all’ospedale di Voghera. Cristina Gauri
mercoledì 26 agosto 2020
Torino, marocchino ruba una bici: il proprietario lo insegue, lo tempesta di pugni e gli spacca dal naso
di Roberto Mariotti – Il furto, l’inseguimento, le botte. È andata malissimo, stavolta, a un immigrato marocchino, che a Torino ha rubato una bicicletta parcheggiata davanti a un bar. Ha subito tentato di fuggire. Ma il proprietario della bici l’ha inseguito e l’ha raggiunto. A quel punto l’ha preso a pugni e gli ha spaccato il naso. La colluttazione è stata violenta e il derubato – un gambiano di 35 anni – ha avuto la meglio.
Torino, per il ladro frattura del setto nasaleAll’arrivo, i carabinieri hanno dovuto sedare la lite. Hanno arrestato il ladro e restituito la bici al legittimo proprietario. Il gambiano ha riportato una ferita alla fronte e alle braccia, giudicata guaribile in sette giorni. Invece al ladro è andata decisamente peggio e ha fatto ricorso alle cure dell’ospedale San Giovanni Bosco, per la frattura del setto nasale. Prognosi iniziale di trenta giorni. Il marocchino è quindi finito in manette per rapina e lesioni personali.
Il furto, l’inseguimento, le botte. È andata malissimo, stavolta, a un immigrato marocchino, che a Torino ha rubato una bicicletta parcheggiata davanti a un bar. Ha subito tentato di fuggire. Ma il proprietario della bici l’ha inseguito e l’ha raggiunto. A quel punto l’ha preso a pugni e gli ha spaccato il naso. La colluttazione è stata violenta e il derubato – un gambiano di 35 anni – ha avuto la meglio.
All’arrivo, i carabinieri hanno dovuto sedare la lite. Hanno arrestato il ladro e restituito la bici al legittimo proprietario. Il gambiano ha riportato una ferita alla fronte e alle braccia, giudicata guaribile in sette giorni. Invece al ladro è andata decisamente peggio e ha fatto ricorso alle cure dell’ospedale San Giovanni Bosco, per la frattura del setto nasale. Prognosi iniziale di trenta giorni. Il marocchino è quindi finito in manette per rapina e lesioni personali.
lunedì 24 agosto 2020
Trento, straniero completamente nudo in strada minaccia i residenti: “Italiani figli di pu****a” (Video)
Trento, clandestino nordafricano, accompagnato da altri clandestini, gira nudo in strada insultando e minacciando i residenti italiani: “Figli di puttana!” Ecco cosa Conte e il governo degli scafisti stanno scaricando in Italia: la feccia della feccia.
domenica 23 agosto 2020
Napoli, ghanese perseguita un commerciante. Poi si denuda dentro il negozio e minaccia di stuprare la moglie
Da Il Mattino – I carabinieri della stazione di Varcaturo hanno arrestato un 42enne di origini ghanesi già noto alle forze dell’ordine in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura.
L’uomo è ritenuto gravemente indiziato di atti persecutori commessi nei confronti di un noto commerciante della zona costiera di Giugliano in Campania e dei suoi familiari.
Aveva minacciato di morte tutta la famiglia, più volte, anche brandendo un coltello da cucina. In un’occasione era riuscito a scavalcare la recinzione della villetta in cui vive la vittima e – masturbandosi davanti agli occhi atterriti dei presenti – minacciato di violentare la moglie.
Secondo quanto ricostruito dai militari, il ghanese aveva occupato abusivamente uno stabile in costruzione di proprietà della vittima ed era stato allontanato. Da quel momento un escalation di minacce e atti persecutori.
Il 42enne è stato rinchiuso al carcere di Poggioreale.
domenica 16 agosto 2020
Stupratore seriale aggredisce e palpeggia una ragazza. Poi si masturba nel cortile dei carabinieri: arrestato
di Roberto Mariotti – Violenze continue a Roma, stavolta sull’Aurelia. Un immigrato ha prima palpeggiato una ragazza, che era assieme alla madre. Poi l’ha pedinata. Impaurite le due donne si sono rifugiate nella caserma dei carabinieri dove il giovane 21enne le ha seguite. Senza rendersene conto si è trovato nel cortile della stazione dell’Arma mentre era ancora intento a masturbarsi. Alla fine è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale un giovane della Nuova Guinea.
Le molestie sulla via AureliaMadre e figlia camminavano tranquillamente in strada sulla via Aurelia, zona Baldo degli Ubaldi. Il giovane si è avvicinato alla ragazza e l’ha molestata. Come riporta RomaToday, le due donne hanno visto che l’immigrato si toccava con le mani le parti intime nei pantaloncini. Quindi hanno iniziato ad allontanarsi velocemente, rifugiandosi nella stazione dei carabinieri di Madonna del Riposo.
Nel Comando dei carabinieriLe donne sono state soccorse dai militari dell’Arma sull’Aurelia. Subito dopo è arrivato il molestatore. Senza rendersi conto di essere finito in trappola, le ha seguite sin dentro il Comando. Con ancora le mani nei pantaloncini, i carabinieri lo hanno quindi rinchiuso nel cortile della stazione per poi fermarlo in flagranza di reato. Continua a leggere su Il Secolo D’Italia
giovedì 13 agosto 2020
Addio Decreti Sicurezza: il governo “scafista” ha già stanziato 325 milioni di euro per accogliere i clandestini
Di Antonella Aldrighetti – Altro che discontinuità gestionale nell’amministrare l’immigrazione. Si ritorna al passato remoto quando il termine richiedente asilo e rifugiato erano considerate dizioni omologhe, quando c’era la protezione umanitaria e il buonismo imperante la faceva ipocritamente da padrone. Quando al Viminale sedeva Angelino Alfano e poi successivamente Marco Minniti.
Già, ma al governo giallorosso quella modalità di organizzazione è piaciuta eccome tant’è che, in poche settimane, si è ripassati alla riapertura dei servizi per i richiedenti asilo e sono stati messi a disposizione, proprio questa settimana, 375 milioni di euro e oltre (375.445.844,01 per l’esattezza) per garantire l’accoglienza negli Sprar da gennaio prossimo a dicembre 2023. È da rammentare che a luglio scorso era di già stato coperto ampiamente il semestre corrente fino alla fine dell’anno con altrettanti 170 milioni. Insomma soldi a pioggia che verranno erogati proporzionalmente a tutti gli 800 comuni della rete d’accoglienza, rigorosamente come prevede il cosiddetto modello Riace di popolare memoria.
Però non è il caso di dimenticare che, come si evince dalle valutazioni del Viminale solo il 40 per cento dei richiedenti asilo possiede i requisiti per ottenere la protezione internazionale, il resto riceve un sonoro diniego. E spesso come via di fuga entra in clandestinità. Tuttavia i giallorossi non si arrestano dinanzi a tali difficoltà e ripartono all’attacco con le proposte di recupero delle piccole città, dei vecchi mestieri e della cura del territorio con tanto di progetti ai quali sicuramente il ministero dell’Interno provvederà a erogare altre risorse fresche.
Ma il percorso negli Sprar passa ad abbracciare anche altri aspetti ossia la volontà dell’esecutivo di riorganizzare l’accoglienza chiudendo i centri straordinari e speciali per distribuirli in realtà locali più piccole e detenute direttamente dai comuni. Il programma è stato accennato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che però ha anche assicurato che se ne parlerà a settembre.
Certo è che i primi a sfregarsi le mani per dare libero sfogo al desiderio di ospitalità saranno le tante cooperative, le onlus e e le Ong che negli ultimi due anni hanno visto ridursi le proprie entrate. Da un lato per la diminuzione del budget imposta da Matteo Salvini con i decreti Sicurezza e dall’altro per la chiusura degli Sprar. Dopo la prima boccata d’ossigeno alle associazioni benefiche con il rialzo delle basi d’asta voluto dalla Lamorgese che ha incrementato i compensi del 10% ora si è passati anche a voler rivalutare il rientro al prezzo iniziale di 35 euro pro capite e pro die. Nulla di nuovo anzi, i Comuni che vorranno ospitare gli immigrati ne gioiranno, almeno sulle prime.
Valutazioni innegabili infatti porteranno a chiedersi come le municipalità saranno in grado di amministrare gli arrivi dei migranti nei diversi centri una volta che le prefetture non avranno più il controllo dell’organizzazione. In assenza di autorità di pubblica sicurezza, messe a disposizione dalle prefetture in accordo con il Viminale, non è chiaro se i territori dovranno mettere a disposizione i vigili urbani per controllare i migranti e sedare eventuali stati di agitazione. Non si esclude che nelle prossime settimane saranno diversi i primi cittadini che si ritroveranno a valutare i riflessi tutt’altro che positivi cui dovranno sottostare per volontà dell’esecutivo Conte 2.
mercoledì 12 agosto 2020
Bonus Iva, il consigliere “furbetto” del PD ci prova: “La richiesta fatta per errore dalla mia compagna”
“Quando sbaglio sono il primo ad ammetterlo, ma il mio è stato un errore di sottovalutazione e non una volontà da ‘furbetto’ a cui ho cercato di rimediare subito”. Diego Sarno, consigliere regionale del Pd in Piemonte, esce allo scoperto e con un lungo messaggio su Facebook offre la sua versione sul bonus Inps da 600 euro richiesto durante l’emergenza coronavirus.
“La mia compagna fa questo di lavoro – spiega il dem – da sempre gestisce la contabilità riguardante la mia attività professionale. Quando è uscito il bonus per gli autonomi, come sempre ha usato la mia partita Iva per provare la procedura e nella contemporaneità di quelle degli altri clienti ha concluso anche la mia per errore”.
Quando ne è venuto a conoscenza, Sarno dice di aver commesso un errore di sottovalutazione e poca attenzione: “Ho lasciato correre dando per scontato che il bonus non mi sarebbe stato concesso vista la mia situazione reddituale”.
E invece i soldi sono arrivati sul conto corrente e il consigliere regionale ha cercato un rimedio: “Non sapendo di poter restituire la somma direttamente all’Inps, ho effettuato un bonifico pari all’importo ricevuto delle due tranche da 600 euro come beneficenza per l’emergenza Covid. Non ho sentito l’esigenza di raccontarlo prima, ma oggi vista l’onda mediatica e avendo un ruolo pubblico sento il bisogno di raccontarlo per trasparenza e onestà intellettuale”
lunedì 10 agosto 2020
Degrado a Modena, straniero si fa la doccia nella fontana del Graziosi. Residenti indignati: “Ecco le risorse” (Video)
Si lava nella fontana del Graziosi a Modena come se nulla fosse. Protagonista della scena vergognosa è un giovane immigrato completamente nudo intento e intento a farsi la doccia nella vasca in pieno centro. “Ecco le famose risorse”, “disgustato dalle politiche di accoglienza del nostro governo”, “e pensate che li andiamo a prendere anche in mare” sono solo alcuni dei commenti di fronte al video che riprende la scena incivile.
domenica 9 agosto 2020
Governo Pagliaggio, un milione di euro per i “rifugiati” palestinesi. Gli italiani alla fame possono aspettare
Da Giornale Diplomatico – Beirut, 30 lug. 20 – L’ambasciatore d’Italia in Libano, Nicoletta Bombardiere, e il direttore dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i soccorsi e i lavori per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) in Libano, Claudio Cordone, hanno firmato un accordo per un ulteriore contributo di un milione di euro per l’appello d’emergenza di crisi regionale della Siria per il 2020 in Libano da parte del governo italiano.
Questo nuovo finanziamento critico consentirà all’UNRWA di continuare a fornire assistenza sanitaria e assistenza in denaro per i rifugiati palestinesi che hanno più bisogno di assistenza in Libano. Sosterrà il ricovero in ospedale per oltre 380 rifugiati palestinesi dalla Siria (PRS) e assistenza in contanti multiuso a circa 2.450 famiglie di rifugiati palestinesi dalla Siria sfollati in Libano.
Cordone ha dichiarato: “Vorrei esprimere la mia profonda gratitudine al governo italiano per il loro sostegno che consentirà all’Agenzia di continuare a fornire servizi di salvataggio a PRS in Libano, affrontando al contempo le loro esigenze immediate in risposta a Covid-19 . I contributi dell’Italia hanno fatto una differenza significativa nella vita di molte migliaia di rifugiati palestinesi le cui condizioni di vita sono peggiorate a causa della pandemia di Covid-19 e della crisi economica in Libano “.
L’ambasciatore Bombardiere ha sottolineato l’importanza dei servizi dell’UNRWA in Libano e ha dichiarato: “L’Italia riconosce gli enormi sforzi del governo libanese per ospitare rifugiati vulnerabili e continuerà a sostenere i suoi sforzi. Con l’accordo che abbiamo firmato, l’Italia conferma il suo impegno a sostenere le lodevoli azioni intraprese dall’UNRWA nel Paese, anche nel contesto dell’emergenza Covid-19. Una visione che pone le persone vulnerabili al centro della politica di aiuto italiana ”.
Il Governo italiano è stato a lungo uno dei donatori più affidabili dell’Agenzia. Tra il 2017-2019, l’UNRWA ha ricevuto dall’Italia 5,25 milioni di euro a sostegno dell’assistenza dell’Agenzia ai rifugiati palestinesi in Libano, nonché la ricostruzione del campo profughi di Nahr el-Bared. Questo progetto di ricostruzione in corso richiede ancora un finanziamento di circa 51 milioni di dollari per il completamento.
Donatella Procesi, direttrice dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) in Libano, ha dichiarato: “Il sostegno all’UNRWA è sempre stata una delle attività principali della cooperazione italiana. Negli ultimi anni, abbiamo deciso di sostenere l’assistenza sanitaria e l’assistenza sanitaria salvavita per le migliaia di rifugiati palestinesi in fuga dalla guerra civile in Siria. Una scelta in linea con il nostro impegno di essere sempre al fianco delle persone più vulnerabili”.
giovedì 6 agosto 2020
BEIRUT, GLI AFFARISTI DEL PD NON PERDONO TEMPO! "SUBITO CORRIDOI UMANITARI!"
Ospite a In Onda, il programma di La7 condotto da Luca Telese e David Parenzo, Marco Minniti lancia un allarme. “Il Libano può collassare e sarebbe un problema per tutto il Mediterraneo, l’Italia e l’Europa. Bisogna fare di tutto affinché questo non avvenga”.
Dopo l’esplosione a Beirut l’ex ministro dell’Interno avanza l’ipotesi che quei “3oomila sfollati” possano cercare casa altrove, magari nel nostro Paese. “Il Libano fino ad ora si è fatto carico, a causa della guerra civile in Siria, di una politica di accoglienza senza precedenti”.
In poche parole per il piddino bisogna intervenire proprio per ricambiare: “Il futuro dell’Europa nei prossimi vent’anni sarà qui, se l’Africa starà bene, l’Europa starà bene”.
Poi lancia un’idea: “Se c’è da aiutare, bisogna farlo in modo trasparente, attraverso corridoi umanitari, non scafisti. L’unico modo che tiene insieme salute e umanità è questo. In epoca di coronavirus non possiamo permetterci di avere tratte illegali”.
lunedì 3 agosto 2020
Allarme della polizia tunisina: “Sui balconi c’è di tutto, droga, coltelli, armi e bombe molotov”. Ecco chi fa entrare Conte
L’allarme dei poliziotti tunisini: “Combattiamo i trafficanti criminali, ma ci sono anche i barconi di povere famiglie”
01 Agosto 2020 – Viaggio a Sfax, frontiera della migrazione verso il nostro Paese, con un ufficiale della Guardia Nazionale: “Sui barconi troviamo di tutto, anche le armi”
SFAX – “Su certi barconi troviamo di tutto, hashish, coltelli, spade: la novità di 3 giorni fa è che abbiamo iniziato a vedere anche bombe molotov che gli scafisti erano pronti a lanciare sulla nostra motovedetta. Sono i barconi dei criminali, dei trafficanti, quelli che fanno salire decine di migranti. Ogni barca un guadagno anche di 50/60 mila euro. Poi invece ci sono i barconi delle famiglie. È questa la sorpresa drammatica e dolorosa delle ultime 3 o 4 settimane…
Viaggio a Sfax, frontiera della migrazione verso il nostro Paese, con un ufficiale della Guardia Nazionale: “Sui barconi troviamo di tutto, anche le armi”
SFAX – “Su certi barconi troviamo di tutto, hashish, coltelli, spade: la novità di 3 giorni fa è che abbiamo iniziato a vedere anche bombe molotov che gli scafisti erano pronti a lanciare sulla nostra motovedetta. Sono i barconi dei criminali, dei trafficanti, quelli che fanno salire decine di migranti. Ogni barca un guadagno anche di 50/60 mila euro. Poi invece ci sono i barconi delle famiglie. È questa la sorpresa drammatica e dolorosa delle ultime 3 o 4 settimane…
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