domenica 18 agosto 2019

Matteo Renzi, nostalgia di Silvio Berlusconi: "Abisso tra lui e Salvini". Intervista rivelatrice, è il segnale


Nostalgia canaglia di Silvio Berlusconi. Intervistato dal Giornale, Matteo Renzi non nasconde di sentire la mancanza del Cav in questi giorni di inciuci e mani tese al Movimento 5 Stelle. Non manca l'affondo su Forza Italia: "Se devo basarmi sulle pessime parole della capogruppo Bernini in aula, sono ancora vittime della sindrome di Stoccolma verso Salvini.

E tuttavia, anche se Fi si è tirata fuori dal governo istituzionale, convinta di poter avere qualche poltrona da un Capitano che non può garantire neanche i suoi, devo riconoscere che in quanto a rispetto delle istituzioni tra Berlusconi e Salvini c'è un abisso".

 "Abbiamo sempre criticato Berlusconi su questi temi - prosegue Renzi -. Ma non avevamo ancora visto un Salvini che chiede pieni poteri, prende la convocazione del Parlamento, attacca Paesi alleati, sottrae competenze a ministri o addirittura al Collo. In Ue è un appestato come Le Pen, mentre Berlusconi ha una casa politica centrale. Di fronte alla sguaiata schizofrenia di Salvini, il Cavaliere è un rassicurante uomo delle istituzioni".

Al di là delle ironie anti-Salvini, non può sfuggire come Renzi scelga queste espressioni sul Cav nell'intervista proprio al quotidiano "di famiglia". Che sia un segnale in momenti frenetici di trattative anche tra Pd e Gianni Letta, per coinvolgere gli azzurri in un governissimo che lasci Lega e Fratelli d'Italia all'opposizione? Renzi non nasconde il rischio di "grillizzazione della sinistra" implicito in un patto di governo."Dal giorno dopo, la questione Pd sarà questa. Io resto fiducioso, ma molto dipenderà dall'accordo di governo".

Ma lui e i suoi sono pronti a votare la fiducia: "Non chiederemo neppure uno strapuntino per noi e faremo proposte concrete per mettere in sicurezza l'Italia. Poi faremo il punto alla Leopolda dal 18 ottobre". Quel che serve, conclude, è un "governo istituzionale che metta in sicurezza l'Italia", perché "votare a ottobre fa aumentare l'Iva al 25% e innesca la recessione".

Elisabetta Trenta contro Salvini: "Mai più con la Lega, chi ha tradito una volta è pronto a rifarlo"


"Con il leader della Lega mai più. Chi ha tradito una volta, è pronto a rifarlo". Detta la linea, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, in una intervista a La Stampa in cui spiega che la "politica dei porti chiusi e dei muri che non funziona, serve semmai più Europa".

"Ci sono ancora così tanti dossier aperti - osserva il ministro, entrato in contrasto con quello degli Interni Matteo Salvini sul caso Open Arms rifiutandosi di firmare il decreto di divieto di ingresso nelle acque italiane - sui quali stavo lavorando, soprattutto per il personale della Difesa, e che temevo di dover abbandonare incompiuti.

Ma tanta gente ci sta dicendo di andare avanti". Alla domanda se tornerebbe con la Lega il ministro è chiaro: "Io penso che chi ha tradito una volta, tradirà di nuovo.

E che quella della Lega sia una porta che non vada riaperta". Con il Pd "non saprei - afferma - In questo momento serve silenzio e tempo per trovare una soluzione. Ho assoluta fiducia nel Presidente Mattarella e nella capacità di negoziazione del premier Conte".

"Qualsiasi governo arriverà - osserva il ministro - dovrà puntare i piedi e al tempo stesso collaborare con l'Europa. Non si può aprire a tutti, come era prima. Dall'altra parte, però, se decidiamo di aprire in un certo modo, dobbiamo avere la capacità di comunicarlo e di non creare attriti tra le fasce più deboli della popolazione".

I trafficanti di Open Arms gettano la maschera: “Non accettiamo il porto spagnolo. Dobbiamo sbarcare in Italia”


La Open Arms respinge l’offerta di approdo della Spagna, che aveva messo a disposizione della ong spagnola e dei suoi 107 migranti rimasti a bordo a Lampedusa il porto di Algeciras, in Andalusia.

“La situazione è di emergenza umanitaria e dopo 17 giorni in mare, non sono in grado di affrontare un viaggio così lungo”, ha detto un portavoce della ong, secondo quanto scrive il quotidiano di Madrid El Pais. “Non accettiamo la Spagna. Non possiamo mettere insieme la sicurezza e l’integrità fisica degli immigrati e dell’equipaggio.

Dobbiamo sbarcare ora”. L’obiettivo, insomma, era e resta Lampedusa, anche se secondo un rapporto della squadra mobile di Agrigento salita a bordo della nave in mattinata la situazione tra i migranti non sarebbe “di emergenza sanitaria“, ma solo di logica e comprensibile stanchezza e stress emotivo.

 Una volta appresa la proposta spagnola, tra l’altro, alcuni migranti si sarebbero buttati in mare per la disperazione nel tentativo di raggiungere a nuoto il suolo italiano.

 “Cos’altro serve a Matteo Salvini per la sua campagna politica? I morti?”, provoca ancora Oscar Camps, fondatore di Open Arms, ribadendo su Twitter come la nave sia “da 17 giorni sotto sequestro”. Dal canto suo, il ministro degli Interni tiene la barra dritta e predica linea dura e porti chiusi: “Se serve, vado in galera a testa alta”.

Open Arms, 4 clandestini si tuffano in acqua per raggiungere Lampedusa: soccorsi e riportati a bordo


Dopo l’annuncio di un porto sicuro dove sbarcare in Spagna, a bordo della Open Arms la situazione è letteralmente esplosa. Alcuni migranti infatti, forse per non affrontare un’altro viaggio verso la penisola iberica, hanno scelto di tuffarsi in mare per raggiungere a nuoto Lampedusa.

Almeno quattro persone si sono tuffate con il salvagente indosso. A pubblicare le immagini di questo gesto è stato il fondatore di Open Arms, Oscar Camps su Twitter. Avevamo avvisato qualche giorno fa, la disperazione a un limite” scrive Oscar Camps pubblicando questo video su Twitter. Il fondatore della Ong Open Arms aggiunge: “Sono saltati in acqua e i soccorritori provano a fermarli”.

 Almeno due persone sono già state recuperate e tratte in salvo. I naufraghi in pochi istanti sono stati riportati a bordo della nave. Dunque la tensione davanti a Lampedusa continua a salire nonostante la svolta dell’offerta di un porto sicuro in Spagna. Tra Roma e Madrid lo scontro resta aperto.

Il premier spagnolo ha infatti attaccato Salvini un minuto dopo aver offerto il porto di Algecerias alla nave dell’ong spagnola. E su Salvini è arrivato anche l’ennesimo attacco da parte di Open Arms che ha definito “vigliacco” il ministro degli Interni. La risposta è arrivata subito: “Questa ong spagnola mi ha dato del miserabile, ne abbiamo viste di tutti i colori, è una vergogna mondiale.

E ora i medici dicono che non c’erano malati, c’erano finti malati. E i minorenni? Si sono mossi il premier Conte, il Tar del Lazio e quando poi sono scesi quasi la metà hanno detto che erano maggiorenni. Buoni sì ma fessi no, i malati non erano malati e i minorenni non erano tutti minorenni“.

Intanto Madrid ha fatto sapere che i 107 migarnti presenti a bordo della nave Open Arms verranno redistribuiti tra sei Paesi europei. Chiuso il capitolo di Open Arms, per Salvini potrebbe aprirsene un altro: la Ocena Viking con 350 migranti è infatti in stand by tra Malta e Linosa nell’attesa di ricevere istruzioni per un porto sicuro dopo aver rifiutato l’attracco a Tripoli.

Svolta sulla Open Arms: la Spagna si sveglia e offre un porto sicuro ai “trafficanti” umanitari


La Spagna adesso si sveglia. Dopo aver tenuto a largo di Lampedusa la nave di Open Arms per ben 17 giorni, Madrid ha deciso di offrire un porto sicuro per lo sbarco. I migranti rimasti sulla nave dunque sbarcheranno in un porto iberico.

Ad annunciare la svolta è stato il premier spagnolo Pedro Sanchez che ha offerto alla nave il porto spagnolo di Algeciras. Di fatto la situazione di stallo dunque si sblocca e Madrid, che solo questa mattina aveva definito “incomprensibile” la posizione dell’Italia sulle ong e su Open Arms, si assume le proprie responsabilità dopo il silenzio durato più di due settimane.

Sui social ha avuto anche il suo peso l’appello di Javier Bardem al governo spagnolo. L’attore ha infatti chiesto di far sbarcare i migranti in Spagna “dato che l’ong coinvolta è iberica”.

Il premier Sanchez però, dopo aver aperto il porto di Algeciras, va all’attacco dell’Italia e mette nel mirino il vicepremier Salvini: “Inconcepibile la sua risposta, ci spinge di nuovo a guidare la soluzione“. Eppure Sanchez “dimentica” che l’Italia ha già fatto sbarcare circa 40 migranti proprio dall Open Arms. Prima hanno raggiunto il porto di Lampedusa i migranti in precarie condizioni di salute, poi i 27 minorenni (di cui otto hanno dichiarato di avere più di 18 anni).

A questo quadro va aggiunto anche il risultato dell’ispezione a bordo predisposta dalla Procura di Agrigento non ha rilevato una situazione di emergenza. I migranti sono stressati, ma di fatto nessun rischio igenico sanitario tale da accelerare le operazioni di sbarco.

E su questo punto è intervenuto il ministro degli Interni, Matteo Salvini: “Malati immaginari, minorenni immaginari, adesso emergenze sanitarie immaginarie…La Ong Open Arms e i suoi complici stanno raggiungendo il massimo del ridicolo, gli Italiani sono buoni ma non fessi“.

Adesso la nave potrebbe fare rotta per la Spagna per procedere nelle prossime ore allo sbarco di tutti e 107 migranti. All’orizzonte intanto resta la Ocean Viking ferma tra Malta e Linosa con a bordo 350 migranti. Un nuovo fronte sta per aprirs

Bergamo, senza biglietto si scaglia contro graffi e morsi contro gli agenti: arrestata nigeriana incinta


Ennesima aggressione su un treno da parte di uno straniero senza biglietto, in questo caso una donna nigeriana a bordo del convoglio in servizio lungo la tratta Milano-Bergamo.

Vittima un agente fuori servizio della questura di Cremona, che si trovava sul mezzo pubblico per raggiungere l’aeroporto di Orio al Serio e prendere un volo che lo avrebbe riportato a casa per qualche giorno di vacanza.

La sua attenzione è stata attirata dalle grida di una nigeriana che, colta senza titolo di viaggio dal controllore, stava discutendo in modo decisamente acceso col dipendente di TrenItalia. Rilevando una situazione di potenziale pericolo, l’agente è intervenuto per tentare di riportare la calma, ma la sua intromissione ha fatto agitare ulteriormente l’africana.

 Completamente fuori di sè, quest’ultima si è avventata contro il poliziotto, aggredendolo con morsi e graffi e riuscendo a ferirlo in volto.

 A causa della necessità di ricorrere a dei controlli in ospedale, l’uomo ha perso il volo ed è stato costretto a posticipare la sua partenza. Per lui sono sette i giorni di prognosi determinati dal personale sanitario.

 Per quanto riguarda la violenta straniera, invece, è stata fermata da una pattuglia della questura di Bergamo, allertata dal poliziotto fuori servizio.

 La nigeriana, poi risultata incinta, si trova in Italia con una richiesta di permesso di soggiorno ancora in via di valutazione.

Migranti, il ministro dell’in-Difesa Trenta contro Salvini: “La politica dei porti chiusi e dei muri non funziona”



“Con il leader della Lega mai più. Chi ha tradito una volta, è pronto a rifarlo”. Detta la linea, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, in una intervista a La Stampa in cui spiega che la “politica dei porti chiusi e dei muri che non funziona, serve semmai più Europa”.

“Ci sono ancora così tanti dossier aperti – osserva il ministro, entrato in contrasto con quello degli Interni Matteo Salvini sul caso Open Arms rifiutandosi di firmare il decreto di divieto di ingresso nelle acque italiane – sui quali stavo lavorando, soprattutto per il personale della Difesa, e che temevo di dover abbandonare incompiuti. Ma tanta gente ci sta dicendo di andare avanti”.

 Alla domanda se tornerebbe con la Lega il ministro è chiaro: “Io penso che chi ha tradito una volta, tradirà di nuovo. E che quella della Lega sia una porta che non vada riaperta”.

Con il Pd “non saprei – afferma – In questo momento serve silenzio e tempo per trovare una soluzione. Ho assoluta fiducia nel Presidente Mattarella e nella capacità di negoziazione del premier Conte“.

“Qualsiasi governo arriverà – osserva il ministro – dovrà puntare i piedi e al tempo stesso collaborare con l’Europa.

Non si può aprire a tutti, come era prima. Dall’altra parte, però, se decidiamo di aprire in un certo modo, dobbiamo avere la capacità di comunicarlo e di non creare attriti tra le fasce più deboli della popolazione”

La Spagna continua a prenderci in giro e farci la morale: “Open Arms? Incomprensibile posizione dell’Italia”


La Spagna continua a farci la morale. Il goevrno di Madrid che ha chiuso i porti a Opena Arms lasciando che se ne occupasse l’Italia adesso alza la voce contro l’Italia. Beffa delle beffe.

Il vicepremier Carmen Calvo infatti ha definito “incomprensibile” la posizione dell’Italia su quanto sta accadendo a largo di Lampedusa. Una presa di posizione che ha il sapore di uno “schiaffo” a un governo, quello italiano, che da solo deve gestire nel Mediterraneo il flusso di migranti che si trovano a bordo delle navi Ong.

La Calvo poi non vuol sentir parlare di una Spagna che viene meno ai suoi doveri nel Mediterraneo. Come riporta il quotidiano El Pais, ha tenuto poi a sottolineare che “quelli spagnoli sono porti aperti”, ricordando che Salvamento Marìtimo (l’organizzazione di soccorso e sicurezza marittima spagnola) “salva vite ogni giorno” nello Stretto di Gibilterra.

“La Spagna adempie ai suoi obblighi, ai sensi delle leggi internazionali, dei regolamenti comunitari e della legislazione spagnola in materia di aiuti umanitari e sicurezza delle frontiere“, ha insistito Calvo. Parole che però convincono poco.

Infatti Madrid ha letteralmente ignorato le richieste della Open Arms per un porto sicuro in Spagna. Inoltre lo stesso governo spagnolo (guidato dall'”accogliente” Sanchez) ha ignorato anche gli appelli che sono arrivati dal mondo dello spettacolo sui social. Javier Bardem ha infatti chiesto più volte alla Spagna di dare un Pos alla Open Arms. Un porto sicuro che non è mai arrivato.

nel suo appello ha sottolineato un aspetto non secondario: “L’ong è spagnola e dunque mi pare che la soluzione più adatta sia uno sbarco in Spagna“. Ma da Madrid nessuno ha mosso un dito. Anche al governo Sanchez fa comodo che la responsabilità della gestione dei flussi resti interamente sulle spalle dell’Italia. Dalla Spagna arrivano solo presunte “lezioni di moralità” mentre ancora una volta le navi delle ong fanno rotta sull’Italia.

Il parroco “patriota” non si piega e ribadisce: “Prima dobbiamo pensare ai poveri italiani” (Video)


Contattato da Open, Don Donato Piacentini ha ribadito: «Dobbiamo pensare prima ai nostri poveri, l’ho detto anche lo scorso anno, sempre il 16 agosto.

Non ci vedo nulla di strano anche perché non sono mai entrato nel merito della questione immigrazione».
Il migrante con «la collana d’oro»
A indispettire il parroco è soprattutto il video-appello di Richard Gere, che ha aiutato le persone soccorse a bordo della nave Open Arms, in cui si vede l’attore americano accanto a un giovane migrante con una collana al collo. D’oro, secondo la propaganda anti-immigrati.

 «I radical chic hanno interpretato male le mie parole. Io ho solo un’ideologia, quella cristiana – ha detto il parroco – non sono “settario” e aiuto i poveri.

Ho anche pagato le bollette agli extracomunitari».

Meeting di Rimini, il messaggio di Bergoglio? Per le sofferenze dei migranti non per i cristiani perseguitatie uccisi


È dedicato alle sofferenze delle persone migranti il cuore del messaggio inviato da Papa Francesco al Meeting di Rimini. “Tanti nostri contemporanei cadono sotto i colpi delle prove della vita, e si trovano soli e abbandonati.

E spesso sono trattati come numeri di una statistica. Pensiamo alle migliaia di individui che ogni giorno fuggono da guerre e povertà: prima che numeri, sono volti, persone, nomi e storie.

Mai dobbiamo dimenticarlo, specialmente quando la cultura dello scarto emargina, discrimina e sfrutta, minacciando la dignità della persona”, scrive il pontefice.

 “L’uomo di oggi vive spesso nell’insicurezza, camminando come a tentoni, estraneo a se’ stesso; sembra non avere piu’ consistenza, tanto e’ vero che facilmente si lascia afferrare dalla paura” si legge ancora nel messaggio del Papa, firmato dal segretario di stato vaticano, card. Pietro Parolin e indirizzato al vescovo di Rimini, mons.

Francesco Lambiasi, nel quale si sottolinea ancora che questa e’ “un’epoca dove le persone sono spesso senza volto, figure anonime perche’ non hanno nessuno su cui posare gli occhi”.

Ira di Meloni: “Migranti e rom viaggiato senza biglietto. Italiana incinta con le doglie cacciata dal bus. Vergogna”


«Vergogna a Napoli. Una donna incinta comincia ad avere le doglie, è sola e per strada, non si perde d’animo e prende un autobus per andare in ospedale.

Ma arriva il controllore e invece di aiutarla ad arrivare in ospedale le fa la multa e la fa scendere perché è senza biglietto. Lei partorisce pochi minuti dopo, per fortuna è andato tutto bene ed ha messo al mondo una bella bambina.

Oggi l’azienda di trasporto napoletana ANM invece di chiedere scusa per lo schifo accaduto conferma che la donna deve pagare la multa». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Meloni alla 28enne napoletana: “Sto dalla tua parte”
«Stiamo parlando di una azienda di trasporto pubblica – prosegue – di proprietà del comune di Napoli dove ogni giorno circolano migliaia di clandestini e nomadi che non hanno mai pagato un biglietto in vita loro, una azienda dove si stima che il 60% dei passeggeri viaggia senza biglietto.

Ma che diventa intransigente oltre ogni buon senso se si tratta di una partoriente. Il sindaco De Magistris non ha proprio nulla da dire? I miei auguri alla neo mamma e alla sua piccola, speriamo di costruire per lei una Italia migliore», conclude.

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