lunedì 25 febbraio 2019
Genova “Ecco il dentista che cura in base al reddito: anche gratis per chi non può permetterselo”
Una figura molto interessante quella di Nicolas Dessypris, un vero e proprio “dentista sociale” che si fa pagare secondo le esigenze dei pazienti.
Nicolas lavora a Genova e ciò che lo ha portato alle cronache è la sua funzione sociale spiegata in breve da un cartello sulla sua porta: “Onorari secondo lo stato del bisogno a operai, pensionati, contadini, studenti, artigiani e artisti”.
La sua storia è raccontata da GreenMe, Nicolas cura anche gratuitamente chi non ha soldi e sa bene che una carie, per esempio, è cosa ben diversa da un impianto e vuole trovare il miglior compromesso tra qualità dell’intervento e spesa.
“Sono ormai anni che Nicolas Dessypris, che lavora nei pressi del porto di Genova, da anni pratica questa iniziativa: le sue tariffe non sono tutte uguali e in genere molto costose come in altri studi odontoiatrici, ma variano in base al reddito del paziente. La sua è in pratica la messa in atto dell’adesione all’accordo siglato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dall’Andi e dall’Oci nel luglio 2009 per offrire prestazioni odontoiatriche a prezzi calmierati alle persone in difficoltà.
Il dentista ha creato un tariffario in base ai redditi: scontro del 10% per chi guadagna meno di 20 mila euro all’anno, del 20% per redditi inferiori ai 15 mila euro, del 30% fino a 12 mila, del 40% fino 10 mila e del 50% per i redditi inferiori a 5 mila. Dalle parole di Dessypris si intuisce che alcune prestazioni vadano oltre lo sconto. “Tolgo il mal di denti a chi ce l’ha”, afferma.”
Migranti. L’ultima grande truffa. Ospiti fantasma e nel giro di soli 6 mesi ottenevano la residenza.
Gli uomini della Polizia locale di Marigliano hanno scoperto un giro di falsi domicili destinati ad immigrati.
Il tutto era gestito e organizzato da cinque persone del posto. Questi soggetti avevano fatto richiesta per ospitare in casa diversi migranti di diversa nazionalità, che però erano in realtà ospiti fantasma.
I cittadini stranieri, infatti, non sarebbero mai arrivati nelle abitazioni e nemmeno a Marigliano. Grazie a questo strategemma, gli extracomunitari ottenevano il domicilio, e in poco tempo, 6 mesi circa, potevano avere facilmente la residenza per poi sparire.
A far partire le indagini, che hanno portato a questa scoperta, sono state le tantissime richieste per ospitare immigrati in casa pervenute al Comune, che hanno fatto insospettire il comandante dei vigili urbani Emiliano Nacar, che perciò ha deciso di indagare più a fondo sulla vicenda.
Gli agenti hanno quindi compiuto una serie di ispezioni negli appartamenti di alcuni cittadini di Marigliano che avevano offerto ospitalità ai migranti e hanno potuto constatare che nelle loro case non c’era nessun extracomunitario: essi avevano solo finto di accoglierli.
Questi extracomunitari provengono per la maggior parte dall’India, dal Bangladesh e dall’Ucraina. Dopo i controlli, è scattata la denuncia con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Le indagini in corso dovranno chiarire innanzitutto chi è responsabile di trovare i clandestini e soprattutto quali siano i vantaggi per l’ospitalità.
Il sospetto è che dietro tutto questo ci siano delle agenzie pro migranti e famiglie italiane pronte ad ospitarli, in cambio di una grossa somma di denaro.
Antonio Di Pietro, sentenza brutale sui grillini: "Incapaci di intendere e volere"
Davanti al disastro del M5s al governo, l'ex ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro commenta con rassegnata amarezza quel che combina ogni giorno l'attuale ministro, Danilo Toninelli, che comunque secondo Di Pietro nel Movimento è in ottima compagnia.
Secondo l'ex leader dell'Italia dei valori, intervistato dal Giornale, Toninelli "non ha colpe - Bisogna separare il ministero da Toninelli. Mi spiego. Toninelli è un uomo incapace di intendere e di volere. Per gestire un ministero ci vogliono uomini competenti.
Per avere responsabilità, dice un fondamento del diritto, bisogna avere capacità intellettive. Ma Toninelli non ce la fa. Ripeto. Incapace di intendere e di volere".
I casi portati come prove da Di Pietro si sprecano, come per esempio quello dopo il crollo del ponte di Genova, quando Toninelli voleva costituirsi parte civile, ignorando che proprio il ministero era responsabile della vigilanza.
E poi c'è la farsa della Tav: "E finiamola anche con l'analisi costi-benefici. Quando ero ministro ne avevamo fatte già otto".
Regionali Sardegna, Pietro Senaldi: "Le campane a morto per Di Maio, l'allarme per Matteo Salvini"
Campane a morto per Luigi Di Maio, un allarme serio per Matteo Salvini. Il voto delle regionali in Sardegna testimonia la fuga degli elettori italiani dai grillini, che quando governano (vedi Virginia Raggi a Roma) fanno solo disastri.
È successo anche in Abruzzo, e prima ancora in Trentino o Friuli Venezia Giulia. Il risultato però deve essere guardato con attenzione anche dal leader della Lega, che con Di Maio ci governa, a livello nazionale. Quando la rabbia degli italiani delusi avrà devastato quel che resta del Movimento 5 Stelle, il rischio è che la stessa si abbatta sul Carroccio.
Matteo Renzi, dopo l'arresto dei genitori il suo nuovo libro scala le classifiche di vendita
In soli tre giorni il nuovo libro di Matteo Renzi è riuscito a scalare le classifiche di vendita in Italia.
"Un' altra strada"- questo il titolo - è al primo posto nella saggistica secondo i dati di alcune rilevazioni, e quarto nella classifica generale di tutti i libri venduti. Nel circuito delle librerie Feltrinelli è addirittura primo in entrambe le classifiche. C' è dunque una certezza: l' ex segretario del Pd ha un pubblico, cosa che invece è assai incerta per un Pd privo di lui. Certo, le vendite di un libro sono ormai ridottissime anche quando sei ai massimi livelli, e i voti per un partito sono ben altra potenza di fuoco. Ma Renzi unisce l' una e l' altra cosa, visto che sta riempendo in modo vistoso sale non minuscole nel suo tour promozionale che sta facendo in Italia proprio per promuovere quel libro.
Scelta questa compiuta in perfetta sovrapposizione con la campagna elettorale per le primarie, da cui lui dovrebbe essere ufficialmente assente, ma che di fatto sta correndo come gli altri su una pista parallela. È un po' come vedere correre in pista in una gara ufficiale tre atleti che già non sembrano in grado di fare tempi clamorosi e su un corridoio parallelo vedi un tipo che corre quasi per gioco, ma già ai 20 metri è davanti a tutti e li lascia indietro di 50 al traguardo dei 100 metri. È esattamente questo l' effetto del tour librario di Renzi mentre i poveri Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti si attorcigliano in una campagna per le primarie dove nessuno dei tre riesce a bucare lo schermo ed è capace di comunicare con efficacia con l' elettorato.
Congiuntura tragica - Certo il successo di vendite del libro e di pubblico del tour promozionale di Renzi è accompagnato da una congiuntura che sembra tragica, ma li favorisce entrambi: gli arresti domiciliari di papà Tiziano e mamma Laura hanno indubbiamente attirato l' attenzione mediatica su di lui. Non solo: se la bulimia dell' ex segretario Pd si è rivelata il suo tallone di Achille negli ultimi due anni, era qualche tempo che quel pubblico era restato a digiuno, e già questo ha consentito un rifiorire di attenzione.
La corsa del Renzi scrittore che evidenzia l' inconsistenza della gara ufficiale dei tre pretendenti alla sua successione nel partito è solo l' ultima tragicommedia vissuta dal Pd. Partito che sembra nato solo per perdere. Così è accaduto dal suo primo vagito. Fondato da Walter Veltroni 12 anni fa, ha avuto la sua prima prova elettorale nel 2008, quando la sinistra rimediò la più cocente sconfitta mai patita ad opera di Silvio Berlusconi, l' avversario di tutta la loro vita.
Eppure quella clamorosa e pesantissima sconfitta è stato il migliore risultato elettorale assoluto del Pd. Da lì in poi un tracollo dopo l' altro nei numeri assoluti, e perfino quando proprio Renzi alle europee del 2014 ottenne il famoso 41% dei consensi, in numeri assoluti quel giorno il Pd perse rispetto alla grande sconfitta di Veltroni un altro milione di voti. Siccome in 12 anni è sempre stato così: una discesa inarrestabile e continua, il problema più che negli uomini deve essere proprio l' idea stessa di quel partito che vorrebbe scimmiottare gli americani.
Soliti errori - Per quanto Renzi continui a compiere gli stessi errori di sempre, e reciti un copione ormai sempre uguale (basta assistere a due presentazioni dei suoi libri per capire come reciti un canovaccio base su cui di volta in volta innesta l' ultima notizia di cronaca), è ancora oggi in quel campo il solo leader che possa vantare un pubblico. Non sembra proprio scorgersi un' alternativa possibile nel trio che pure ci proverà. Ci hanno provato con il povero Zingaretti che almeno può fare valere rispetto ai concorrenti una esperienza sia pure limitata di guida e di governo. Quando qualche mese fa l' hanno testato gli esperti di comunicazione si sono messi le mani nei capelli: raramente ci si è trovati davanti a un politico meno empatico e comunicativo di lui. Almeno gli hanno insegnato come si parla in uno studio televisivo, e l' hanno convinto a sostituire la grisaglia con un maglioncino più informale, spiegandogli pure la necessità di fissare le telecamere per dire qualcosa al pubblico. Ma non c' era molto da dire. E figuratevi, questo è il candidato favorito...
domenica 24 febbraio 2019
Milano, preso il pirata di piazzale Loreto: è un 24enne, era ubriaco e con patente sospesa “
Preso il pirata della strada di Loreto: è un 24enne, era ubriaco e senza patente „
Tre ore dopo, quando i vigili sono andati a casa sua, era ancora ubriaco. L'etilometro, nonostante il tanto tempo passato, ha dato ancora esito positivo. E forse era fuggito proprio per quello lasciando due uomini a terra. Ma i ghisa ci hanno messo pochissimo ad arrivare a lui.
È stato trovato il pirata della strada che all'alba di sabato - alle 5.30 - ha falciato due motorini in piazzale Loreto per poi scappare senza preoccuparsi delle condizioni dei feriti. Si tratta di M.V., un ragazzo italiano di ventiquattro anni, con diversi precedenti penali.
A restare sull'asfalto sono stati un 36enne e un 42enne, che erano entrambi in scooter. Fortunatamente le due vittime se la sono cavata con qualche ferita non grave. Entrambi hanno avuto un prognosi di venti giorni: uno è stato trasportato in codice giallo alla clinica Città Studi, mentre l'altro in verde al Niguarda.
Stando a quanto ricostruito dai vigili, anche grazie alle telecamere, il pirata proveniva da corso Buenos Aires e avrebbe svoltato a sinistra, in un punto vietato, per imboccare viale Brianza. Proprio in quel momento da viale Monza sarebbero arrivati i due motorini che hanno centrato in pieno la macchina, poi sparita nel nulla dopo aver perso la targa.
Patente sospesa e alla guida ubriaco Gli agenti della Locale, dopo aver ascoltato alcuni testimoni e visto le immagini, sono andati praticamente a colpo sicuro e dopo tre ore si sono presentati a casa dell'autista, in zona Niguarda, dove è stata trovata anche l'auto.
Il giovane, risultato positivo all'alcol test, è stato denunciato per guida in stato di ebrezza e omissione di soccorso ed è stato multato per la svolta vietata e perché era alla guida con la patente sospesa.
Nel suo curriculum da autista, i ghisa hanno trovato altri due precedenti per guida sotto l'effetto di alcol e stupefacenti.
Gli stessi ghisa stanno invece ancora dando alla caccia all'uomo che un paio di ore prima in viale Monza aveva travolto con il suo Suv ungherese una Lancia Ypsilon con due donne a bordo. Una delle due, la passeggera, è in condizioni gravissime al San Raffaele.
FINALMENTE E' STATA UMILIATA LA FORNERO DAVANTI A MILIONI DI SPETTATORI, LEI A SOLO GIOCATO SPORCO RACCONTANDO SOLO BALLE AGLI ITALIANI!
Duro scontro a Stasera Italia su Retequattro tra l'ex ministro del Governo Monti Elsa Fornero e l'economista Antonio Maria Rinaldi.
Il tema era quello delle pensioni, collegato alla manovra a cui il governo sta lavorando. Dalla Palombelli la Fornero ha recitato la solita formuletta dell'Italia "sul baratro" sostenendo che "dovevamo trovare i soldi per il giorno dopo".
Senza appello la replica di Rinaldi, che all'ex titolare del Welfare ha risposto "mi rifiuto di pensare che un Paese come l'Italia dovesse trovare i soldi per il giorno dopo. E' una cosa impossibile".
Poi, però, Rinaldi ha voluto fare una concessione alla Fornero: "Guardi, a me spiace dire queste cose, anche perchè so che lei è una persona preparata e professionale.
Credo, però, che lei abbia fatto a sua insaputa il lavoro sporco che qualcun altro, che ben sapeva come stavano le cose, le ha chiesto di fare".
“Immigrati, bisogna cambiare tutto” Conte, il piano terremoto per ribaltare Macron e chi vuole l’invasione dell’Italia
“Superare completamente regolamento di Dublino”. Il premier Giuseppe Conte annuncia, prima del vertice informale europeo di Bruxelles, la proposta italiana sui migranti.
La proposta italiana – ha detto Conte – mira a “una puntuale politica di regolazione dei flussi che sia realmente efficace e sostenibile e al totale superamento del regolamento di Dublino, che noi riteniamo” legato “ad un quadro emergenziale” quando invece vogliamo una gestione “strutturale”, afferma il premier Giuseppe Conte arrivando al vertice informale europeo a Bruxelles. “
Sono appena arrivato a Bruxelles – si legge poi in un tweet dello stesso Conte – per portare la proposta italiana sul tema immigrazione: European Multilevel Strategy for Migration. L’Italia in Europa è chiamata ad una sfida cruciale. E vi garantisco – ha assicurato – che sarà un radicale cambio di approccio sul tema”.
RIGOPIANO, INSULTI A MATTARELLA E APPLAUSI PER SALVINI E DI MAIO: IN SOLI 5 GIORNI HANNO TROVATO I SOLDI CHE IL PD AVEVA IMBOSCATO
Lacrime, foto e promesse. Ma tra i parenti delle vittime di Rigopiano che piangono i loro morti a due anni dalla tragedia ci sono applausi per Matteo Salvini e Luigi Di Maio, mentre una madre sfoga la sua rabbia contro il Quirinale mentre bacia la foto del figlio: “A cosa ci serve una corona di fiori del presidente della Repubblica oggi? Dovevano mandarci uno spazzaneve due anni fa”.
Lo sfogo per uno Stato che non è stato dalla loro parte. “Ci siamo, ci siamo”, ripete invece Matteo Salvini circondato dai parenti mentre cammina lungo la strada che circonda l’hotel della tragedia dove due anni fa persero la vita 29 persone.
Accanto al ministro dell’interno che indossa prima la giacca della polizia e poi la pettorina della Protezione civile, c’è l’altro vicepremier Luigi Di Maio: “Lo Stato c’è – dice – dobbiamo fare giustizia”. Sono arrivati e si presentano insieme, una scelta inedita in questi mesi di governo, che dà l’immagine di due leader di partito che si marcano a vicenda in questa campagna elettorale in Abruzzo che porterà al voto regionale del 10 febbraio.
“Li avete stanziati davvero i soldi per noi?”, chiede una donna davanti al totem con le fotografie di chi non c’è più, i fiori e una scritta dedicata alle vittime “siete la nostra forza”. Il leader leghista, mentre in sottofondo scorre la musica di un ragazzo che ha suonato lì fino a tre giorni prima del dramma, mette in bella mostra i dieci milioni stanziati “dal mio ministero, non servono coperture, è un mio fondo che ho a disposizione.
Ci ho messo cinque giorni, ve l’avevo detto e l’ho fatto”. Una signora risponde: “È incredibile”. In lontananza si sente una voce: “Fate passare Gaia”. La bimba porta in mano un mazzo di rose rosse, vuole salutare i vicepremier Salvini e Di Maio. Gaia si è salvata nella sala giochi insieme a tutti gli altri bambini ma ha perso i genitori.
Di Maio le sorride e per un po’ la fa camminare vicino a lui. Tutti i parenti delle vittime vogliono una parola di conforto, i due leader della Lega e di M5s si commuovono, si calano nel dolore collettivo. Una donna accarezza la foto di suo figlio Alessandro e urla: “Non vogliamo le corone di fiori, quel giorno serviva la turbina”. Maledice i responsabili: “Vivrò per darti giustizia”.
Nella commemorazione dello scorso anno i politici non erano graditi. Di Maio e Salvini oggi sì, arrivati qui per incassare le lodi dopo aver annunciato lo stanziamento dei dieci milioni di euro: “Ci fidiamo di voi. I responsabili non ce l’hanno messa la faccia”. L’ammirazione sembra essere totale, fino a sentir dire: “Grazie di cuore siete dei veri papà”.
Bruxelles, la feccia se la fa sotto! Hanno in mano i sondaggi sulle Europee: “Boom sovranisti distruggerà l’Ue”
Obiettivo dei movimenti sovranisti, accusa il dossier, sarebbe impiegare l’assemblea di Strasburgo come “avamposto per erodere le istituzioni Ue dall’interno”
In questi giorni è stato pubblicato un rapporto, realizzato da un think tank con sedi in varie capitali europee, circa i “rischi per la sopravvivenza dell’Ue” derivanti da un eventuale “exploit” dei “partiti sovranisti” in occasione delle elezioni europee di maggio.
Il dossier, redatto dall’European Council on Foreign Relations, presenta infatti l’ascesa dei movimenti anti-establishment, principalmente del Rassemblement national di Marine Le Pene del Fidesz di Viktor Orbán, come “nociva per il funzionamento delle istituzioni dell’Unione”. Il documento prevede quindi che le forze sovraniste, alle consultazioni per il rinnovo dell’assemblea di Strasburgo, dovrebbero aggiudicarsi “oltre il 30%” dei seggi di quest’ultima. In virtù di tale risultato elettorale, i partiti in questione godranno di un “enorme potere di interdizione” e saranno capaci di “paralizzare” l’attività degli organi Ue.
Ad esempio, il consistente blocco anti-élite potrebbe ostacolare “all’infinito” la nomina della nuova Commissione europea, oltre che “pregiudicare” lo sviluppo della politica estera perseguita finora dall’esecutivo Juncker, fondata sulla promozione di “accordi di libero scambio” con le principali economie del pianeta. Il numeroso gruppo parlamentare sovranista, sempre a detta del rapporto, potrebbe anche determinare l’arresto delle “procedure di infrazione” avviate nei mesi precedenti da Bruxelles ai danni di Paesi tacciati come “illiberali”, ossia “Ungheria e Polonia”.
L’European Council on Foreign Relations sostiene quindi che, all’indomani delle elezioni di maggio, il reiterato esercizio di tale “potere di interdizione” da parte degli eurodeputati anti-establishment porterà, in “poco tempo”, alla “distruzione dell’Unione”. Obiettivo dei movimenti sovranisti, accusa il think tank, sarebbe proprio impiegare l’assemblea di Strasburgo come “avamposto per erodere le istituzioni Ue dall’interno”.
“Gli italiani sono impazziti” Berlusconi fuori di testa! Va dalla D’Urso ad insultare chi ha deciso non votarlo mai più
Gli italiani sono impazziti”. Silvio Berlusconi, ospite di Barbara D’Urso a Pomeriggio 5, si abbandona a una rivelazione sullo stato di salute di Forza Italiache ha riflessi drammatici: “Tutti mi conosco e mi vogliono salutare quando mi incontrano.
Ma solo 5/6 italiani su 100 votano per me.
Mi sembra una cosa assolutamente fuori dal mondo” Il 5/6%, ancora meno di quanto i sondaggi ufficiali attribuiscono al Cav, cioè tra l’8 e il 9% (senza contare l’eventuale plus garantito dalla campagna elettorale per le elezioni europee).
Un lapsus, un tecnicismo (dal conto esclude gli astensionisti) o una amara confessione su come stanno davvero le cose?
“Penso che gli italiani siano quasi tutti fuori di testa – ha concluso l’ex premier – perché hanno affidato un’azienda così importante come l’Italia a qualcuno che non la conosce, che non ha mai lavorato né studiato e che sa solo chiacchierare ma non capisce niente, come Di Maio e Di Battista“.
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