mercoledì 6 novembre 2019

Da “Onesta, onestà!” a “Omertà, omertà”: grillini zitti sulla Occhionero interrogata in Procura. E Boschi non risponde



Tutti zitti, grillini, Boschi, nessuno parla. Eppure Giusy Occhionero è interrogata dalla Procura di Palermo. La storiella del suo assistente Antonello Nicosia arrestato per mafia la deve spiegare bene, ci sono troppe incongruenze.

E un parlamentare, anche se di sinistra, non può rifugiarsi agevolmente in calcio d’angolo. Può anche salvarsi dalle indagini, ma la deputata eletta con Leu e poi approdata a Italia Viva, deve chiarire come ha scelto quel tizio, chi glielo ha suggerito. Politicamente, ci sono però anche altri lati oscuri.

E’ curioso, stravagante, bizzarro, il silenzio dei Cinquestelle sulla Occhionero. Omertà, omertà, pare di capire, dal momento che non pronunciano mai la parola Occhionero e in due o tre note di ieri hanno solo sottolineato – Di Maio dalla Cina compreso – che Nicosia era membro dei radicali italiani. Ma che la deputata fosse iscritta al gruppo parlamentare di Renzi, no. Non sia mai a Rignano dovessero offendersi.
“L’onorevole Boschi è impegnata tutto il giorno”
E poi la Boschi, che di Italia Viva a Montecitorio è capogruppo. A lei abbiamo chiesto di poter formulare alcune domande su questa vicenda che riguarda una parlamentare che è arrivata a infoltire le truppe del suo partito alla Camera. Ma la capogruppo renziana non fa sfoggio di trasparenza e svicola via. Parliamo con un suo collaboratore cortesissimo che ci dà l’indirizzo e-mail a cui scrivere le domande per l’intervista. E dopo qualche ora riceviamo la telefonata di una addetta stampa che dice “l’onorevole non può, è impegnata tutto il giorno”. Poverina, non è una priorità per Italia Viva parlare di mafia. Tacciono.
Chi ha trattato con la Occhionero? Vietato saperlo
Ci sarebbe piaciuto, ad esempio, sapere chi ha stabilito il contatto tra Italia Viva e la Occhionero, chi ha trattato per il suo ingresso nel partito. Oppure, se le intercettazioni apprese dai giornali sono da considerarsi inquietanti, aldilà del profilo penale, che non è detto debba essere riscontrato. E se avessero intenzione di sospendere dal gruppo una deputata che sceglie con tanta superficialità il suo assistente parlamentare. Infine, avremmo dato notizia con piacere della posizione di un partito appena nato sul 41-bis in carcere. In fondo, non è proprio un argomento da prendere sottogamba. Ma l’onorevole “non può rispondere”, è impegnata tutto il giorno. Anche domattina? Clic.

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